Soci o amici?

La SBI si prefigge lo scopo di promuovere la diffusione e la conoscenza della Bibbia in una dimensione ecumenica. Per raggiungere questo obiettivo, il primo strumento a nostra disposizione sono le assemblee, dove si raccolgono le idee e si formulano dei possibili progetti. Sarà compito del Consiglio di Amministrazione di realizzarli con le risorse disponibili.

Rimane, però, molto importante il lavoro dei soci e degli amici, soprattutto a livello locale. I soci si assumono in prima persona la responsabilità della vita della SBI, e questo in diversi modi,:dalla partecipazione alla carica di consigliere. I soci, d’intesa con il Consiglio di amministrazione, possono attivarsi e creare dei gruppi locali per promuovere delle attività volte a favorire la diffusione e la conoscenza della Bibbia, con le iniziative che riterranno utili (conferenze, serate di letture e musica, presentazioni di progetti, mostre della Bibbia, solo per fare degli esempi). I gruppi locali sono anche il luogo migliore per proporre nuove iniziative e per invogliare altre persone ad associarsi alla SBI e allargare la rete dei sostenitori.

Associarsi come amico comporta una sola differenza rispetto ad un socio: pur condividendo il lavoro della Società Biblica in Italia con il proprio supporto attivo e, magari, la partecipazione a gruppi di lavoro, gli “amici” partecipano alle assemblee con voce consultiva e non sono votati nel CdA. Se, dunque, i soci rappresentano l’ossatura della SBI, sono soprattutto gli amici a costituire quella rete capillare di contatti e di supporto che è fondamentale per la vita della nostra associazione. Chi vuole condividere il progetto di diffusione della Bibbia e della cultura biblica in Italia ha dunque la possibilità di associarsi come “socio ordinario” (o “sostenitore”) o come “amico”.

Per il resto, facciamo tutti parte di un progetto bello e importante iniziato nei primi dell’ottocento, quando la Società Biblica Britannica e Forestiera ha cominciato a operare nel nostro paese. Una storia antica, che crediamo abbia ancora di fronte a sé un ruolo importante da giocare, per arricchire la cultura del nostro Paese e per offrire alle chiese e ai singoli credenti lo strumento indispensabile per la loro vita: la Bibbia.

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