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Cantico de’ cantici in un manoscritto toscano del Trecento

Pentecoste 2020

            Arriva il vento che annuncia una nuova stagione. Lo crediamo e lo speriamo in questo momento particolare in cui, con il declino – pare – del coronavirus, riaprono le chiese e ci apprestiamo a celebrare Pentecoste.

            Per l’occasione ho voluto continuare la mia avventura di divulgatore della Bibbia medievale in italiano, un mondo ancora poco noto, da esplorare. Avevo iniziato con le Pìstole de beato Johanni apostolo (2003) e il Vangelio de Sancto Johanni (2005) ed ora ho preparato un piccolo fascicolo con il Cantico dei cantici*, poema biblico dell’amore tra uomo e donna. Si tratta, forse, della sua prima traduzione italiana, ancora penso inedita, che ho trascritto personalmente da un manoscritto del primo Trecento, conservato nella Biblioteca Vaticana. A quei tempi la Bibbia era ancora soltanto in latino, ma qualcuno aveva cominciato a tradurre i testi sacri e, tra questi, il Cantico. Un po’ difficile da leggere, ma non impossibile: ha un sentore primitivo, è antico e nuovo al tempo stesso.

            A voi, amiche e amici, questo regalo da parte della Società Biblica in Italia: buona lettura. Sarete trasportati in un tempo lontano, ma l’amore è eterno.

            Mario Cignoni

            *Cantico de’ cantici in un manoscritto toscano del Trecento

            supplemento a “La Parola” XXXV, n. 1/2020

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